Piatto quasi dimenticato che rappresenta una chiara fonte di saggezza popolare. La ricetta è molto semplice e prevede un fondo di verdure da cuocere insieme al pollo.
Una volta nelle case di campagna i polli erano liberi e venivano macellati all'occorenza, quindi il pollo aveva la sua bella fibra muscalare che in termini culinari significava una solo tecnica: stracottura per poter rendere le carni tenere.
Problema che non si pone adesso. Un pollo cresce in batteria e non ha modo di muoversi di conseguenza potete immaginare la differenza di struttura delle carni.
Per un buon pollo allevato a terra con un'alimentazione corretta si veda lo shop.
Disponibile anche il pollo di Bresse, la massima espressione del pollo.
Il pollo alla cacciatora viene cotto nelle verdure che a sual volta assorbiranno tutto il grasso del pollo e si utilizzeranno come contorno del pollo o come condimento delle tigelle (usanza tipica del modenese).
Questo è il fondo della mia cacciatora: cipolla, carote, zucchine e peperoni, però ognuno è libero di mettere quello che desidera.
Ecco cosa voglio fare di nuovo: disosso e pulisco il pollo lasciando le cosce e i petti, la carcassa e le ali ci faccio un bel brodo con due carote e patate.
Lasciar cuocere per 2 ore a fuoco lento. Se si secca troppo aggiungere un mestolo di brodo di pollo.
Infine vado ad impiattare con una piccola salsa sempre ricavata dall'insieme.
SALSA: brodo di pollo, patata lessa e concentrato di pomodoro (si dosa il brodo a seconda della consistenza desiderata della salsa).
Porziono il pollo e impiatto con tante verdure:
A voi il risultato finale alleggerito dai grassi e con tante verdure:
Si veda la stessa ricetta in versione rivisitata stile Avionblu